venerdì 1 febbraio 2013

Quella piacevole esperienza..la racconto a voi porcellini!!!!


Ciao a tutte e tutti, mi chiamo Sara, ho 29 anni.
Fino a 8 anni fa la mia vita sessuale era davvero spenta. Mi vergognavo del mio corpo, avevo paura degli uomini e ancor più, quando ne trovavo uno, avevo paura delle donne che potevano portarmelo via. Con l'inizio del nuovo millennio ho scoperto internet e le intriganti possibilità di incontro offerte dalla rete.
La prima volta che entrai in un sito di  incontri, avevo appunto 22 anni.... cercavo un ragazzo giovane, della mia età almeno... ma trovavo solo dei vecchiardi e dei gran pervertiti.Pian piano ho cominciato un percorso che mi ha portato a diventare la persona che sono. Una persona piuttosto libera e disinibita sul versante erotico...ma questo non vuol dire che mi presti a qualsiasi tipo di pratica o che, in nome del sesso, rinunci alla mia privacy. Sono una persona che ama il proprio corpo e che sa che il sesso fatto regolarmente e con gioia, gli fa bene. Così, col tempo, ho scoperto anche di essere una bella topona (così mi dicono).
Non mi piacciono gli incontri al buio, nemmeno quelli a scatola chiusa.. prima di poter scegliere un partner ho bisogno di guardarlo negli occhi...poi valuto, in successione, il fondoschiena e le dimensioni del pacco!
Visto che tanto dell'amore, al momento, non mi interessava molto, decisi così di andare dritta al sodo, su siti di incontri erotici e, fin da subito, mi sono trovata bene. Il primo che conobbi fu Piero e mi piacque subito perché non mi nascose niente. Mi disse subito che era impegnato. Alto alto, Piero di mestiere fa l'oculista e la prima volta che ci incontrammo andai io da lui, a Vicenza.
Ci si beccò in un bar e, naturalmente, fu subito aperitivo. Vicenza e l'arte dello spritz...quanto era che non tornavo da queste parti! Appena ci si vide, era come tra vecchi amici..non un attimo di timidezza o esitazione...dopo due settimane di intensa chat ci sembrava di conoscerci da una vita
Portava gli occhiali e i capelli lunghi, aveva due pupille nere e piccoline. Dopo l'aperitivo saremmo andati da lui, a conoscere Anna, la sua compagna, che ci aveva preparato una spettacolare teglia di melanzane alla parmigiana.
All'ingresso dell'appartamento, lastricato di parquet, ci eravamo tolti le scarpe e, durante la cena, fu già un'orgia di piedini. Si mangiava e ci si toccava...io e Anna sotto le nostre calze spesse e calde facevamo incontrare le dita dei piedi...lei le aveva soffici e morbide, io più secche e affusolate.
Era la prima volta che avevo un contatto di carne con una donna e sentivo vampate di calore che dai piedi mi salivano su fino al seno. Poi fu il turno di Piero, che con le sue braccia lunghe e pelose cominciò a massaggiarmi le gambe. Lo faceva delicatamente, in modo sensuale, non da maiale.
Fui io però che gli presi le dita e cominciai a portarle verso il basso ventre. Con la mano destra mi slacciai i jeans e appena lo feci ci guardammo tutti in faccia arrossendo. Dalle mie mutandine si era levato un odore fresco, di piacere. Cominciò a massaggiarmi da sotto il tavolo...io lentamente aprii le gambe e feci scivolare i calzoni e le calze a terra...dopo poco si cominciò a sentire lo sfarfallio della mio sesso bagnato.
Anna si alzò, prese due candele e le accese, spegnendo le luci. Senza che me ne potessi accorgere si intrufolò sotto il tavolo e cominciò a leccarmela. Con la mano destra liberò il aggeggio di Piero dalla stretta dei calzoni e cominciò a masturbarlo. Io non ne potevo più...non riuscivo a capire nemmeno quanto quella situazione fosse speciale e naturale allo stesso tempo. Cominciavo a gemere e a lacrimare per il piacere.
Passarono forse dieci minuti, nei quali sentii solo che Anna aveva nelle mani e nella lingua il piacere di entrambi. Piero ripeteva costantemente una frase: “Quanto sei brava puttana”. A un certo punto tirò indietro la sedia e chiamò Anna a sé. Lei lo prese nel profondo della sua gola, quasi a strozzarsi e lo fece venire direttamente nel suo esofago, risucchiando il suo orgasmo in un vortice di spasmi di gola... io li guardavo al chiarore rosso della candela. Bastarono pochi colpi col dito medio ed esplosi in un orgasmo nuovo e inaspettato.