venerdì 9 agosto 2013

Voglia...di una calda estate. Voglia di voi..



E' tutto pronto, l'eccitazione stenta a rimanere nascosta, talmente tanto che le gambe mi tremano in maniera metodica e quasi cadenzata.
Come se fosse la prima volta, c'è sempre una prima volta, per tutto e questa è la prima volta in questo eccitante luogo.
Da giorni ci penso e dopo le prime incertezze, finalmente mi convinco, perchè mi piace, davvero, non posso nascondere l'emozione di averne piu' di uno, tutti per me, dove preferisco.
Cosi' ci incamminiamo lungo quel sentiero, vicino all'auto che abbiamo parcheggiato non troppo distante dal luogo.
"Prendimelo in bocca adesso." Mi ordina lui."Sto per esplodere e non voglio perdermi il divertimento."
Lo guardo con un sorriso e faccio scivolare le mie labbra veloci sopra quella turgida cappella.
Sento già colare la mia emozione tra le cosce, come tante goccioline, rincorrersi e scagliarsi tra le pieghe della pelle e bagnare le mie labbra dolci e succose.
La lingua affonda con vortici sempre piu' frequenti, quando la mia bocca si inonda di lui.
Ne faccio colare un po' sul seno, che è scoperto ormai, e deglutisco il restante.
Ci guardiamo e ci incamminiamo ancora.
Li ad aspettarci ci sono quattro uomini, che gia' si masturbano per essere poderosi nel momento giusto.
Mi fermo per un istante, ancora in bocca sento il vischio piacevole dello sperma e assaporandomi le labbra mi avvicino a passi decisi.
Nessuna presentazione, sono gia' in mezzo e gemo, riuscendo a domarli tutti, con eleganza e decisa maestria.
Lui guarda soddisfatto, tenendo ferma l'eccitazione si sarebbe fatto avanti in un secondo momento, intanto cova un forte desiderio di vederla completamente lavata di sperma.
L'odore del sesso sta ammaliando l'aria. L'odore mio, di loro, sta ubriacando i sensi.
Due spingono dietro, riempendo entrambi i buchi, mentre dinnanzi ne assaggio altri due.
Questo prosegue per almeno due ore quando crollo inondata dal piacere, all'ennesimo orgasmo riesco a fare venire il primo, che mi riempe il viso e cade in ginocchio. Escono gli altri due dietro.
Li guardo vogliosa di quei vulcani pronti ad esplodermi adosso e così accade.
Inondata dal seme di quegli sconosciuti che sono riuscita a domare, come piace a me, godendo dei loro bastoni e dei loro umori.
Sento il calore colarmi sul seno, sull'ombelico, scendendo tra le gambe e mescolandosi con i miei, come se stia facendo pipì, e forse mi sta capitando.
Ecco lui, avanza, dinnanzi a me, Venere di sperma, e io con un sorriso lo accolgo, mentre i quattro se ne vanno soddisfatti.
Consumiamo il nostro amplesso, in un vortice di bianco, di scivoloso, di odore acre.
E mi risveglio dopo un sogno bellissimo, voglio che sia realtà..