domenica 26 febbraio 2012

Buona domenica porcellini!!! Questa è per voi...vi aspetto numerosi.. kiss dalla vostra Ladyladolce

Era passato tanto tempo da quando Luca mi aveva portato a casa della sua amica Erica. Lui non sapeva che ero stata nuovamente a casa loro e che il di lei marito aveva avuto modo di conoscermi meglio. Mi ero quasi dimenticata della loro esistenza e di quella esperienza quando per caso, in verità perchè in cerca di un bagno, mi ero fermata in un centro commerciale. Di solito non frequento quei luoghi se non per quelle ragioni, dato che mi dispiace chiedere di adoperare il bagno quando sono dai clienti. Sono fisionomista per cui riconobbi Erica e il marito e li salutai. Lei fu fredda nel rispondere al saluto mentre lui fu felice di rivedermi e lo manifestò con un grande sorriso. Avevo cambiato non solo telefono ma pure numero, dato che avevo avuto modo di ricevere telefonino e numero aziendale e poi, a parte i miei datori di lavoro e i clienti non è che avessi tutte queste frequentazioni, anzi il periodo non era dei migliori e forse loro lo capirono dalla mia ...faccia e dal mio abbigliamento decisamente un po' osé che mi serviva per avere una carta in più con i clienti .
Erica: allora Sara, come va?
Io: insomma me la cavo o cerco di cavamerla, e voi?
Erica: noi siamo in pensione e abbiamo delle piccole rendite che ci permettono di andare avanti, senza troppe pretese ma stiamo bene. Tu piuttosto! Non ti abbiamo più vista, come mai? Anche Luca è sparito...
Io: con Luca è finita da un pezzo, lui ormai è all'estero, la sua azienda è chiusa e io mi devo arrangiare. Anzi all'inizio è andata benino ma poi quando sembrava che tutto filasse per il meglio...Sentite, non voglio sembrarvi scortese ma devo andare a fare pipì...se volete ci vediamo ...
Erica : Senti visto che sono le dodici e trenta perchè non vieni fra un'oretta a pranzo a casa nostra? Così ci racconti...
In effetti non avevo voglia di spendere soldi e avevo un "buco" nello stomaco e mi toccava fare orario fino alle 5 e mezza quando avrei dovuto incontrare un negoziante.Per cui accettai.
Io: ok ci sarò e ora scappo sennò mi scappa quì.
Salutai e vidi che il marito ,sorridendo, unì pollice e indice per farmi OK.
Mentre mi abbassavo il collant e calavo gli slip ripensavo a loro due, a quando lei sputò nel mio forellino posteriore, a quando il marito, di cui non ricordo il nome, mi sodomizzava con decisione e piacere. Mi chiedevo come mai questo invito improvviso. E mentre mi asciugavo la figa, ormai pelosa, visto che era un bel po' di tempo che non riceveva visite e quindi non c'èera questa necessità di renderla gradevole alla vista e al tatto (altrui), mi dissi che fra un'ora avrei ricevuto e dato qualche risposta. Il tempo era trascorso tra un semaforo stronzo che non voleva rimanere verde a sufficienza e qualche coglione che non ti dà la precedenza nelle rotatorie, ma alla fine avevo pure trovato parcheggio e ,che culo!, dove non si paga. A proposito di culo, il mio è sempre un culone, da molti desiderato e da tempo non usato. E' vero ,alcuni che avevano con denaro e favori attraversato e allargato quel pertugio, erano di fatto spariti: anche loro avevano i loro problemi, qualche politico non era stato rieletto, altri affaristi si erano dovuti cautelare nei loro affari e avranno dovuto favorire altri o altre.Ma forse ero stata anch'io che non avevo più quel fascino che intrigava. Ma non immaginavo come le cose sarebbero cambiate. Suonai e rispose lui e mi disse "sali è al terzo piano". Presi l'ascensore e poco dopo mi trovai lui con lei che facevano capolino . Entrai nell'ingresso salone e fui invitata a togliermi la giacca corta,così da lasciare in vista il mio mappamondo, e poggiai la borsetta sul divano.
Erica: vieni in cucina , è tutto pronto.
Mi sedetti e trovai un piatto di spaghetti conditi con sugo "a crudo" .
Lui: allora Sara, che ci dici di bello e di più di quanto ci hai detto prima? Possibile che Luca...eppure non mi sembrava che le cose , il lavoro dico...andassero male o non benissimo...
Erica: lasciala mangiare, magari ci soffre e non lo vuole dire .
Non capivo questo atteggiamento da parte di Erica : pensavo che quasi mi odiasse, che fosse rimasta contenta vedendomi sodomizzata dal marito.
Io: non preoccupatevi, vi dirò come stanno le cose.Lui, Luca , è stato un figlio di puttana , una carogna: per colpa sua ho perso la casa, il lavoro ; ho anche dovuto cambiare città per un po' ,vuoi per lavoro vuoi per un po' di vergogna. E quando le cose stavano andando discretamente, quando avevo ritrovato un po' di pace, le cose sono andate male. La ditta più importante di mobili per cui lavoravo,quella che mi aveva dato più soldi e mi garantiva il vitto e l'alloggio, per cui facevo il funzionario vendite, ha deciso di punto in bianco, di trasferire tutto all'estero e di non vendere in pratica più in Italia. Per cui in breve ,tre mesi in tutto, ho dovuto trovarmi altro da fare. Ma ora le cose non è che vadano tanto meglio, cioè non mi sono ripresa del tutto. Ho pochi soldi e cose da pagare che prima non avevo.Per dirne una ad esempio, il carburante, il vitto...prima avevo il rimborso spese, la carta aziendale, il conto telefonico pagato...
Erica mi poggiò la mano sulla mia e lui fece altrettanto e poi lei mi disse:
senti, se vuoi puoi venire qui a mangiare,almeno quando sei da queste parti. Poi se non ti offendi, potrei presentarti alcuni amici nostri che, sempre se lo vuoi ...ecco potrebbero essere gentili con te sempre che tu ricambi...capisci?
Io: vorresti dire che se per caso gli faccio compagnia loro potrebbero scucire del denaro? E' questo che vuoi dire?
Lui: sì , vuol dire che se tu ci vai a letto, ti fai scopare, loro ti pagherebbero. Siccome non sei una puttana ti chiederanno se possono esserti utili in qualche modo e tu gli dirai che ...vuoi dei soldi, che ti servono perchè devi pagare qualcosa e non li hai tutti.
Io: vabbè si può fare e...
Erica: senti Sara è bene che sappia che non è una cosa garantita.Vedi è che ...
e intervenne il marito che disse: " il fatto è che è stata un'idea mia .Conosco questi amici, alcuni sono anche coppie, e che sono un po' in là negli anni e non sanno bene come risvegliare i loro desideri. Così ho pensato a te , vedendoti oggi e sapendo che Luca non se ne era andato e aveva fallito.
Erica: ha fatto due più due, fallimento, pochi soldi. Ma se la cosa non ti interessa non succede niente.
Io: quanto tempo ho per pensarci?
Lui: pochi minuti perchè tra poco venogno qui due di loro per prendere un caffè, e gli ho detto che forse...aggiungo forse avevo un'amica che poteva soddisfare i loro desideri.
Io: ok va bene ,anche se non li conosco dico di sì. ho bisogno di soldi.
Lui: ovviamente a me mi dovrai soddisfare gratis.
Io: ok ci sto.
Erica: alcuni di loro, da quanto ne so io sono anche ben messi, ossia più dotati di lui (e indicò il marito): non ci saranno problemi vero?Lo dico per te.
Io: è vero che è un bel po' che non faccio sesso, spero di no...al massimo gli dirò di no,che non lo voglio fare.
Lui : eh no Sara, una volta che superi quella porta (e indicò una stanza ) non potrai fare retromarcia...
E in quel momento suonò il campanello dfel citofono, Gianfranco si alzò , rispose e disse "salite".
La porta di casa si aprì ed entrarono due uomini, sulla sessantina: uno alto e magro, atletico, e con pochi capelli brizzolati, un paio di occhiali da sole, l'altro leggermente più basso, con un po' di pancia, e con un cappellino in testa che gli copriva la calvizia. Entrati fecero le presentazioni: quello alto si chiamava Mauro e l'altro Luca.
Erica mi presentò : Lei è Sara, un'amica di cui vi abbiamo già parlato. E' passata a trovarci e si trattiene con noi alcuni giorni...vero Sara?
Mi aveva preso in contropiede e dissi,alzandomi, e tendedogli la mano,"sì resterò alcuni giorni" . Alzandomi dalla sedia mi ero curvata un po' in avanti e mostravo il mio seno assai generoso. La cosa non passò inosservata e ricevetti un complimento, per ora vago e limitato a "è una cara persona ,lei Sara"
Io: potete darmi del tu, non formalizziamoci.
Per rompere definitivamente il ghiaccio Erica mi disse: Sara, vieni così ti mostro la stanza.
E nel dire fece l'occhiolino al marito che fece sì con la testa.
Lui: i caffè li preparo subito, se vuoi Sara te lo porto in camera.
Non aspettò nessuna risposta e si diresse alla macchina del caffè.
Erica: senti, tu adesso starai qui e ti maderò i nostri amici con un caffè: tu sii gentile e fatti scopare.Quello dotato è quello più basso ok?Mi raccomando. Può essere una buona occasione per farti dei quattrini. Se va bene domani ne vengono altri ok?
Dopo avermi mostrato il letto matrimoniale dove era la luce e i cuscini andò via chiudendosi la porta alle spalle. Non dovetti attendere molto che sentii bussare e poco dopo vidi i due uomini che ,entrati, chiusero la porta.
Mauro: ecco il caffè signora Sara...
Io: vi avevo detto di darci del tu no? Comunque grazie.Perchè non vi sedete così facciamo conoscenza?O dovete andare via?
Loro ,in coro: no no, restiamo se non ti dà fastidio.
Luca: raccontaci un po' di te, dai...
E così gli dissi di Luca e altre cosette, da muoverli un po' non a pietà nè a compassione, ma solo facendogli capire che avevo bisogno di un aiutino. E chiesi a loro se potevo essergli utile anch'io in qualche maniera.
Al che Luca, quello più dotato, chiuse la porta con la chiave e si abbassò il pantalone della canadese e restò in mutande e disse: certo che puoi fare qualcosa. tu sii gentile con noi e noi lo saremo con te.
Nel dire queste parole si avvicinò ancora di più a me, che ero seduta sul bordo del letto, e allungando una mano la infilò tra i bottoni della mia camicia, poi subito sotto il reggiseno , e da qui tirò fuori una delle mie tettone, prese un capezzolo e lo torse con un movimento veloce. Così veloce fu il suo movimento che altrettanto veloce fu il mio grido di dolore e di sorpresa.
Luca: avanti datti da fare Sara!
Abbassò le mutande e scoprì un cazzo di tutto rispetto.A riposo era già bello largo e pure lungo. Nel frattempo si era avvicinato alla porta il marito di Erica che bussò e disse: tutto a posto?
E Mauro disse: sì tranquillo.
Erano ormai entrambi nudi e mi invitarono a fare altrettanto.Così mi spogliai e mi coprii istintivamente le parti intime.
Luca mi spostò le mani, mi fece sedere e sdraiare, mi allargò le grosse cosce e guardando tra le gambe disse: questa te la devi rasare però!La prossima volta la voglio vedere lucida.
Si curvò verso di me, passò la mano sulla figa pelosa e infilò a sorpresa un dito dentro strappandomi un altro grido.
Mauro intanto era salito sul letto si era inginocchiato verso di me all'altezza della mia testa e indirizzando il suo sesso ancora un po' moscio disse: sù dai succhia.
Io aprendo le labbra avvolsi la cappella, passai la lingua intorno e accolsi l'asta nella mia bocca.
Mauro si rivolse all'amico, che mi stava leccando la figa e gli disse: mi sa che questa è stretta di tutto e che il tuo arnese non ci sta.
Luca interrompendo la leccata fece sì con la testa e disse: hai ragione ma ci dovrà passare, ormai siamo qui e ho intenzione di chiavarla...e poi hai visto come è bella piena? Non è certo come Erica ...
Dalla porta si sentì la voce del marito e di Erica che,evidentemente stavano origliando. Al che Mauro disse: vuol dire che tu non ti fai chiavare da noi e che non sai cosa ti perdi...
E ridendo Luca prese una delle mie mani, che avvolgevano entrambe fino a quel momento il cazzo di Mauro, e la posò sul suo , che nel frattempo stava prendendo consistenza, e mi disse: E' questo che ti devo mettere dentro mia cara...
Pensando a cosa stava per succedere mi chiedevo se ne era valsa la pena.

domenica 19 febbraio 2012

Buona domenica porcellini!!!

Ciao a tutti....continuate a leggermi...io cercherò di accontentarvi...siete tantissimi!!! Grazie!  <3

mercoledì 15 febbraio 2012

La prima volta...tutta per voi miei porcellini

Ci eravamo accordati in quale motel ci saremmo incontrati per stare assieme tutta la notte...era la mia prima volta perciò ero un po ....molto.....eccitata ma pure preocupata.
Io arrivai al motel verso le 18 del pomeriggio, mi registrai, presi la mia stanza e ricevuta la chiave andai a parcheggiare la mia auto direttamente davanti alla porta.
Verso le 20 e 50 anche lui arrivò al motel prese la sua stanza e mi chiamò al cellulare dicendomi che si sarebbe fatto una doccia e poi mi avrebbe raggiunto nella mia camera.
Io intanto stavo tutta pronta ed eccitata ad aspettarlo....sperando che quella fosse una notte indimenticabile....
Finalmente il cellulare squillò e mi disse...sono Giulio Sara dammi il numero della tua camera che ti raggiungo.....di li a neanche due minuti lo sentii bussare alla mia porta...ero emozionatissima ma anche eccitatissima....era la mia prima volta che incontravo un uomo in quel modo.....
Come bussò alla porta io gli aprirri e lui entro nella mia camera da letto.
Come entrò, nel chiuso della stanza mi prese di forza, si accosto a me spingendomi verso il muro e senza chiedermi di pomiciare iniziò ad infilarmi la sua lingua in bocca. Io di fronte al suo splendore senza rispondergli dischiusi le labbra della mia bocca e permisi alla sua lingua di esplorarmi fino in gola. Mentre sentivo la sua lingua tutta in me sentivo il suo cazzo che si stava ingrossonado dentro i jeans mentre il suo petto sfiorava le mie tettine e le sue mani, da sotto la corta mini che indossavo iniziarono a palparmi tutta dietro stringendomi le chiappette sempre più vogliose di quel maschio così focoso e così accaldato.
Io fui presa da un gran fremito di voglia e gli dissi "Giulio, quando me lo metti tutto" e lui prontamente mi rispose "Dopo Sara...vedrai che te lo potrai godere e gustare a lungo ...abbiamo tutta la notte davanti a noi...".
Allora subito dopo Giulio inizio a slacciarsi i pantaloni di ruvido jeans, tirò fuori il suo cazzone con le mani.,......era enorme....e continuava a toccarselo mentre l'altra sua mano continuava a mollarmi consistenti palpate al mio culo sempre più voglioso di sentir quel membro tutto per sè....ed io presa dalla voglia irrefrenabile mi inginocchiai a terra ed iniziai a prenderglielo tutto in bocca.....
Mentre la sua verga possente e sempre più calda e vogliosa scorreva tra le mie labbra le mie mani provvedevano a togliergli i pantaloni e gli slip per averlo finalmente tutto nudo e tutto mio.
Spompinandolo già pregustavo il momento in cui sarei stata presa tutta da quella verga possente e l'avrei sentita correre dentro e fuori da me.
Dopo  circa un dieci minuti che lo stavo spompinando mi fece alzare ed appoggiare le mani sul tavolo che stava nella camera ai piedi del letto mentre il resto del mio corpo era piegato a novanta gradi in attesa di essere presa e cavalcata tutta da lui. Lui mi tolse la mini, mi tolse il perizoma ed io ero completamente nuda alla sua mercede piegata a novanta gradi in attesa di prenderlo tutto dentro di me.
Ad un certo punto...senza poterlo vedere...sentiii solo la sua calda cappella...era durissima...mentre si stava intrufolando al centro della cavità tra le mie chiappe e capììì in quel momento che lui stava cercando il mio buchetto per rimpirmelo tutto che nel frattempo si era bagnato per accoglierlo tutto. Ebbi modo di percepirlo entrarmi dentro in un colpo secco...che mi fece esclamare un breve lamento misto a piacere e leggero dolore sentendo entrare i suoi primi centimetri di cazzo. Giulio iniziava quindi a spingersi tutto dentro di me muovendo e spingendo il suo bacino mentre io divaricavo le gambe per dare libero accesso al suo cazo di entrarmi dentro tutto fino in gola. Giulio continuava a spingere, il suo uccello penetrava a volte con calma e con dolcezza, altre volte in maniera cruenta e violenta. Io riuscivo solo a dire qualche "Uhhhhhh ...siiiiiiiiiiii......Gnuffff" insomma piccoli mugugni provocati dal piacere di quell'uccello che si muoveva tuto in me. Ad un certo punto gli urlai "Si fammi tutta Tua Giulio" chiudendo gli occhi per il godimento ma voltando la mia testa verso di lui come per stimolarlo a spingere e a prendermi in maniera ancor più violenta. Il bastone duro di Giulio saliva e scendeva nel mio pertugio che si era adattato perfettamente al suo enorme uccello, mentre le grandi labbra del mio culo, perfettamente incollate alle pareti del suo uccello come in uno splendido pompino, sottoposte a quell'alternanza di su e giù si contraevano e si serravano sulola sua asta, risucchiandosela tutta, mentre mi facevano sbuffare come una troia dal piacere che mi stava procurando il ritmo di Giulio. "Tutto lo voglio tutto" continuavo a ripetergli io mentre godevo e spingevo le mie chiappe sempre di più verso i suoi addominali per aiutarlo ad entrarmi dentro più profondamente. Ad un certo punto....Giulio attacco con un lamento orgasmico e mi disse: "Porca!!! Ti sfondo tutta!!! Uhhhhhh! Hai una gran figa che è tutta da fottere ventiquattro ore al giorno" e lo sentivo dimenarsi freneticamente mentre di tanto in tanto schiaffeggiava le mie chiappe sempre più vogliose. Io che capivo dalla velocità con cui lui mi stava sbattendo che di li a poco sarebbe venuto lo incitavo dicendogli "Ohhhh!!! Sììììì!!!! Sborra tesoro!!!! Vienimi tuto dentro e ingravidami tutta!!!! Forte!!!! Sbattimi più forte amore!!!. Erano quelli gli ultimi colpi del cazzo di Giulio il quale oramai sbatteva sempre più violentemente i suoi muscoli addominali contro le mie chiappe che oscillavano sotto i suoi colpi. D'improvviso l'aria di quella camera da letto fu squarciata da un grido duplice proveniente dalle nostre gole spalancate.....Giulio era venuto dentro di me nel preciso istante in cui io stavo squirtando all'impazzata avendo insieme sfiorato l'apice del godimento assoluto......"Peccato tesoro che sia tutto finito gli dissi io"" e lui prontamente mi rispose..."Sara, non ti preoccupare...abbiamo tutta la notte davanti a noi per ripetere questo godimento.... e....infatti...lo facemmo fino a mattina durante tutta la notte, alternando momenti di relax e riposo a momenti di cavalcate e galoppate in tutte le maniere ....lui venne altre tre volte quella notte mentre io persi il conto delle mie squirtate.....da li nacque una bellissima trombamicizia che ci portava a trovarci frequentemente in motel di diverse parti d'Italia anche per week end interi per tre anni favolosi....

sabato 11 febbraio 2012

Ciao porcellini!

Buon Sabato a tutti i miei porcellini....cosa fareste in un week-end con me? Largo all'immaginazione...

giovedì 9 febbraio 2012

Buonasera porcellini...chi mi fa compagnia?

Questa sera che voglia di....avervi tutti qui...un kiss dalla vostra Ladyladolce <3

martedì 7 febbraio 2012

Buongiorno porcellini!!!

Buongiorno porcellini...questa mattina mi sono svegliata proprio con una voglia di...
Come sempre cercherò di rispondervi tutti...se volete scrivermi qualcosa di carino...eccitiamoci insieme...kiss!!!


Ah...quasi dimenticavo...occhio all'estrazione del sexylotto...questa sera chi sarà il fortunato? 
<3 Ladyladolce <3 

sabato 4 febbraio 2012

Un ricordo....mmmmm...forse a qualcuno piacerà..

Ero a scuola...qualche anno fa, quando il suono ripetuto della campanella invitava tutti gli studenti nella palestra a recarsi negli spogliatoi.
Odiavo quel momento.
Non mi piaceva il mio corpo e dover entrare in quella stanza piena di specchi mi metteva a disagio.
Mi mettevano a disagio gli sguardi curiosi delle ragazze…
Mi mettevano a disagio i corpi lucidi che uscivano dalle docce fumanti…
Mi mettevano a disagio le domande sulla mia ferita…
Aspettai in un angolo che uscissero tutte le ragazze e quando rimasi nello spogliatoio sola con il mio riflesso mi tolsi gli ultimi indumenti che mi erano rimasti indosso. Senza soffermarmi sul mio corpo ancora immaturo, a tratti quasi maschile, mi avvolsi nel fresco e rigenerante mantello d’acqua: la cabina doccia era immensa, pulita. Nell’aria c’era odore di gelsomino: era il bagnoschiuma di lei.
Per pochi secondi immaginai il suo sguardo e quei suoi occhi verdi e vivaci mi regalarono un brivido che mi percorse la schiena in tutta la sua estensione. Rimasi qualche minuto immobile sotto l’acqua scrosciante e immaginai cosa si provasse ad essere abbracciati da lei. Mi figurai le sue mani che accarezzavano le mia spalle e per una frazione di secondi l’illusione che lei fosse realmente dietro di me mi fece sobbalzare. Mi guardai stupidamente intorno ma non trovai nessuno e con delusione tornai ai miei pensieri. D’un tratto quell’odore di gelsomino s’intensificò a tal punto da diventare quasi palpabile: un paio di mani delicate cominciarono ad insaponarmi la schiena e quella candida schiuma montò rapidamente. Mi voltai con un sorriso imbarazzato e mormorai timidamente un “grazie”. Non appena i miei occhi si tuffarono in quel verde foglia le mia guance si colorarono di un rosso acceso. Lei mi sorrise e poggiò delicatamente la sua mano sulla mia guancia bollente.
“Come va, bella?” - Domandò.
Mossi le labbra in maniera quasi impercettibile e l’unico suono che ne uscì fu un gemito strozzato: la punta delle sue dita aveva preso a danzare sul mio ventre.
Era ciò che avevo sempre desiderato. Non credevo che una semplice chiacchierata, tra una corsa e l’altra, avesse potuto regalarmi una simile occasione.
“Perché non parli?” – Domando ancora, con un sorriso sfacciato.
“Perché non ho nulla da dirti…” – risposi bloccandole la mano.
“Mh…sicura?”
“…o forse ciò che ti vorrei dire è troppo imbarazzante.”
Si avvicinò a me e mi baciò. Mi prese per la vita e mi spinse leggermente verso la parete stringendo il mio corpo tra quella e la sua figura così perfetta. Le sue labbra lasciarono scie infuocate sul mio collo e a tratti la sua lingua assaporava la mia pelle. In quegli attimi così irreali e magici provai un piacere che mai nessuno era riuscito a farmi conoscere. Raccolsi dei baci che continuava a spargere sul mio corpo e a quanto pare si volle spingere molto più giù del seno, s’inginocchiò e allargandomi le gambe insinuò la sua lingua nel mio essere…
Sensazioni assolutamente sconosciute percepì il mio corpo e nel momento in cui mi morse leggermente il clitoride una lacrima carica di emozione sgorgò dal mio sguardo e si unì all’acqua che scivolava sul mio corpo. La punta della sua lingua si muoveva ritmicamente nel mio essere e il piacere divenne tale che divenne difficile tenerlo dentro.
“ah…Ah…”Acuti gemiti si liberarono dalla mia bocca e a quanto pare ne godè anche lei infatti lentamente cominciò ad avvicinare le sue labbra alle mie mentre le sue dita oramai erano in me.
“Sei una stronza” – Ansimai.
“Perché?” – Domandò ridendo quasi.
“perché dopo tanto tempo solo ora ti sei decisa a…AAAAH! Aah! Ah!” – Quella stronza aveva aumentato la velocità della penetrazione regalandomi così un altro orgasmo.
“Godi come una porca…”
“Sei tu che mi fai diventare tale!”
La baciai e ne approfittai per invertire le posizioni perché quel suo comportamento aveva svegliato l’Eros che era in me. Fu colpita da quel gesto ed ebbe solo il tempo di chiedersi cosa stesse accadendo. Oramai la ragazza timida e introversa aveva lasciato spazio ad un’adolescente sicura di sé e terribilmente brava nel sesso…
D’altronde non era altro che sesso…o forse no?
Sentivo il suo corpo vibrare sotto le mie mani e la sua voce, interrotta da gemiti frequenti, implorarmi di continuare.
Era strana la sensazione che in quel momento mi possedeva perché i suoi movimenti, le sue reazioni dipendevano dal moto delle mie dita…Ed era bello.
Sentivo il suo essere pulsare sotto le mia falangi e quando mi decisi ad entrare in lei accadde una cosa inaspettata: la sua mano corse rapida a bloccare la mia. In quel momento fui quasi spaventata dalla sua reazione e mi fece venire un po’ di complessi ad essere sincera..
Si posò nei suoi occhi il mio sguardo interrogativo mentre una punta di terrore si faceva spazio tra le mie pupille.
“Scusami” - Fece lei
“cosa c’è che non va?” – Le chiesi
Per un secondo tutto si fermò. Anche le gocce d’acqua che continuavano incessanti a scivolare sui nostri corpi sembrarono danzare a mezz’aria senza però spostarsi di un millimetro. Ancora quel verde intenso…Mi baciò.
Mi chiese scusa nuovamente e non ci potevo credere che quella ragazza qualche attimo prima mi avesse detto “Godi come una porca…” Era cambiata…così, d’improvviso.
La nostra strana danza continuò ancora per un po’ sotto da doccia e il ritmo era scandito dai nostri gemiti che si alternavano finché arrivate entrambe al culmine esauste ci fermammo.
Quel verde color di foglia…
Quell’odore di gelsomino…
Un mix che ancora oggi riporta alla mia mente quella strana avventura.

giovedì 2 febbraio 2012

Buongiorno porcellini!!!

Buon giovedì dalla vostra Lady...questa è tutta per voi!
Se ne avete voglia, ditemi cosa state facendo...sarà eccitante leggervi.

Kississimi!!!!!!!!
<3 <3 <3 <3 <3 <3 <3