domenica 3 settembre 2017

Il mio gioco preferito..




L'ultimo progetto della settimana, la consegna è in scadenza...benvenuto venerdì. Mi fermo un attimo a ripensarci, la sua proposta e quel nostro gioco parallelo si trascinavano ormai da tempo. Era fuoco, certo non mi ero risparmiata nel farmi versare benzina, come mi capita nel mio spazio segreto...quello che nessuno potrebbe immaginare. Quella sua fantasia parte dalla mia testa e mi crea un brivido profondo. Il silenzio è interrotto da un suono leggero, una vibrazione, un suo messaggio. Perdo il controllo dei miei pensieri, mi ritrovo catapultata in un turbinio di emozioni: sì sono diventata il suo gioco da quando ho deciso di vendermi a lui.
Ti voglio puttana questa sera, solito orario.
Il cuore a mille, arrossisco al solo pensiero. Sono sola nel mio studio, nessuno sa e spero di non lasciarlo intuire. Non sento voci, Chiara e Luca sono usciti da un po’ per una consulenza. Lui mi ha scritto, sono tentata di rispondergli ma le nostre regole sono state fin troppo chiare. Non voglio creargli problemi, non me l’ha detto ma sono sicura che lui abbia una donna. Sono una sua proprietà, non mi è permesso chiedere.
Sono duri, neppure la mia maglia riesce a nasconderli. Il gesto istintivo, penso che lui sia di fronte a me a mangiarmi con il suo sguardo famelico. Sollevo la maglia e li accarezzo, ci gioco. Mi stimola da sempre. Li bagno con la saliva. È un fuoco…mi ritrovo a gambe aperte. Ho voglia di sentirmi puttana perché lui me l’ha chiesto. Salgo sulla scrivania, sfilo i tacchi che avvolgono le mie calze nere e poggio i piedi sulla mia sedia. Un lago bagna le mie mutandine…Gli rispondo senza svelargli nulla.
A questa sera porcellino.

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