E'
una giornata di fine luglio, dalla finestra guardo il panorama: le
montagne sono scure, avvolte da una leggè nebbiolina mentre la
pioggia scende fitta e nutre la terra che a lungo è stata arsa dal
sole estivo.
Mi
raggomitolo sul divano, pensando a cosa fare per il resto del
pomeriggio, quando il mio sguardo cade sul mio portatile spento sul
tavolino davanti a me.
Mi
viene così un'idea, lo accendo per poi accedere alla chat.
Da
poco ho il collegamento ad internet, qualche volta sono entrata
distrattamente in chat, ma non ci ho trovato nulla di particolare; il
punto di forza è trovare un nick che stimoli la fantasia; se, poi,
riesci a trovare un soprannome molto sensuale, allora è un successo,
ti trovi miriadi di uomini che subito ti sommergono di
messaggi.
Penso
allora a quello che per un po' di tempo sarebbe il mio soprannome,
poi entro in qualche stanza…
Dopo
un po' di tempo passato a leggere i numerosi messaggi che mi
arrivano, ne vedo uno che mi spinge ad iniziare una
conversazione…
Non
so se è stato il suo nick ad incuriosirmi, o maggiormente il suo
modo particolare di parlare, la scelta attenta delle parole, la sua
dolcezza che è allo stesso tempo fermezza e decisione, sta di fatto
che io e lui iniziamo a parlare di noi, del lavoro, dell'aspetto
fisico, del carattere, dei sentimenti, di quello che ci piace e di
quello che non apprezziamo.
Passiamo
così, a parlare delle esperienze vissute da ciascuno di noi un bel
paio di ore, intanto sale l'interesse reciproco e qualcosa di
sconosciuto, per me, che è la curiosità e l'attrazione verso una
persona che non vedo, non sento, ma soltanto leggo.
Gli
appuntamenti in chat sono stati frequenti per qualche settimana, fino
a quando sentiamo il bisogno di conoscere uno la voce
dell'altro.
C'è
stata così la prima telefonata durante la quale si è scherzato e si
è parlato degli impegni di ciascuno di noi nei giorni a venire. Sono
le due di pomeriggio, a breve riprenderemo ciascuno il nostro lavoro,
ci accordiamo allora per una telefonata verso le 18.30 quando saremmo
tranquilli nelle reciproche abitazioni.
La
sua voce è eccitante, come me l'aspetto, anzi di più… mi smuove
qualcosa dentro, mi fa vibrare…un vero porco.
Sono
le 18.40 ed il cellulare squilla… è lui… rispondo, sento la sua
voce ed il mio cuore inizia a battere velocemente…
Mi
chiede come sono vestita…
Perplessa
mi guardo un attimo, sono appena tornata a casa, non dovendo più
uscire ed essendo sola, mi sono messa comoda con una sottoveste -
camicia da notte e vestaglia.
Penso
per un istante: posso dirgli che sono vestita in modo sexy, ma poi
scelgo di dirgli la verità…
Mi
chiede allora di aprirmi la vestaglia e di sfilarla molto lentamente,
e poi di descrivergli meglio la camicia da notte… è una camicia da
notte tipo sottoveste, bianca, corta… mi dice, allora, di guardarmi
il seno e dirgli com'è…
Come
ipnotizzata, ed attratta da un desiderio sconosciuto, faccio ogni
cosa che lui mi chiede in una studiata sequenza.
Mi
rendo così conto che i miei capezzoli, si sono inturgiditi e
spingono contro il tessuto, svettando come le cime delle montagne che
qualche settimana prima ammiro dalla finestra.
Questa
situazione mi eccita…
Il
mio cuore inizia a battere ancora più velocemente, poi lui mi chiede
di accarezzarmi le gambe… noto allora come è bello passare le mie
mani sulle mie gambe, le guardo, sono ancora abbronzate, lunghe e
lisce, poi più su le mie cosce… sono morbide…
Mi
chiede allora come sono le mie mutandine… dei semplici slip
bianchi, sgambati, con qualche inserto di pizzo sul davanti… mi
chiede quindi di tracciare i contorni del pizzo con le mie dita… lo
faccio… sentivo una strana sensazione… come se non fossero più
le mie mani a toccarmi, le mie mani, guidate da lui, sono come
diventate le sue…
La
pelle sotto gli slip, al passare delle mie dita freme… il mio
respiro diventa più veloce,…
Mi
dice poi di accarezzare la pelle là dove appoggia l'elastico degli
slip…
la
mia pelle brucia…
Pian
piano, sempre guidate da lui, le mie mani scesero ad accarezzare il
mio pube… quasi tutto liscio, con una sottile striscia di peli che
forma un triangolo…
Scoprii
allora che tutto ciò che sentivo è una eccitazione fortissima, un
desiderio che deve essere saziato, il tutto amplificato dal fatto che
anche lui è eccitato da questa situazione e io lo sentivo dalla sua
voce…
Mi
chiede allora se mi piace, se voglio continuare e che se voglio,
avrei dovuto fare esattamente ciò che lui mi dice descrivendogli
tutto ciò che sentivo nei minimi particolari…
Non
sarei comunque riuscita a tornare indietro… è una situazione
nuova, intrigante…
Mi
chiede allora di sdraiarmi sulla schiena piegare le gambe ed
allargarle leggermente…
Seguii
minuziosamente le sue istruzioni e continuando ad accarezzarmi il
pube, faccio scendere la mia mano sulle grandi labbra… così
depilate mi piacciono, sono lisce e turgide… gonfie dal desiderio…
mi dice allora di sfilarmi gli slip…
Sentivo
il cuore battere all'impazzata il desiderio salire sempre di
più…
"Ora
apri bene le gambe - mi dice - e pian piano fai dischiudere le tue
grandi labbra e passa le tue dita all'interno"
Sentii
un forte calore al basso ventre e un fluido scorrere verso la mia
vagina…
Non
riuscii a trattenere oltre i sospiri che, con mio grande stupore,
nell'udirli mi eccitarono ancora di più… ed eccitarono
lui…
"Continua
- gli dico io - sono eccitatissima"
Sentii
le mie dita bagnarsi del mio umore che scende copiosamente, continuo
ad accarezzarmi nel modo in cui lui mi chiede…
"Bagnati
tutta, spalma il tuo umore sulle grandi labbra, sul monte di venere…
stai colando, lo sento"
è
vero… ardevo dal desiderio di sapere cosa mi avrebbe chiesto di
fare dopo…
"Apriti…
adesso voglio che ti infili due dita dentro e con il pollice continui
a stimolarti il clitoride"
Così
faccio… sentii le mie dita fredde che entrano nella mia
femminilità… bollente… è bellissima… non l'avevo mai sentita
così… così calda morbida e scivolosa… si muovono bene le mie
dita ed il mio desiderio cresce sempre di più…
"Adesso
cerca qualcosa… voglio che trovi una cosa da infilarti dentro…
voglio che tu sia piena"
Sì…
è quello che volevo… sentirmi piena, riempire la mia vagina che
spasima e continua a colare…
Mi
guardo attorno… nulla… prendo poi la mia lacca in formato da
borsetta…
"Va
bene - mi dice - ora avvicinala e strofinala sul tuo clitoride, falla
bagnare, ma non la infilare, non fino a quando te lo dirò"
Continuo
a muoverla avanti ed indietro… e ad ogni passaggio mi aprivo sempre
di più… la volevo, la volevo dentro…
"Adesso
appoggiala all'entrata e aspetta…"
La
appoggio… sentivo che tremo, ero senza respiro…
"Dai,
ora, spingila tutta dentro, dai amore…"
Finalmente…
finalmente potevo spingerla dentro… ecco dopo l'attrito iniziale…
ecco che la sento entrare… non trattengo i sospiri… mi sento
piena ora, è stupendo…
La
spingo e la tiro fuori, poi la spingo di nuovo dentro…
"Fermati
ora piccola… piano… più piano…."
Mi
fermo un attimo e mentre lo ascolto, prendevo fiato
"Tienila
dentro con una mano… e con l'altra toccati… dimmi…"
"Sono
tutta aperta -gli dico - e bagnatissima… voglio sentirla muoversi
dentro di me"
"Aspetta…
un po' di pazienza… ora voglio che con l'altra mano continui ad
accarezzarti… attorno a dove sta entrando… e poi scendi voglio
che con il tuo umore ti bagni il buchino…"
"Si,
oh sì…"
Con
le mie dita inizio ad toccarmi e il mio umore scivola giù verso
l'altro mio buchino… stretto…
"Bagnalo
bene e massaggialo… massaggialo e massaggialo
ancora…"
"Sì…"
Così
faccio e pian piano lo sentii cedere… sotto la pressione delle mie
dita si sta allargando…
"Adesso
voglio che infili un dito nel tuo buchino… appoggialo poi spingi un
pochino così non senti male mentre entra"
"Sì…
voglio essere piena anche dietro…" appoggio il dito, e
spingendolo un pochino, lo sentii entrare… stretto tra le pareti,
spinngo un po' più in su … ed ecco un calore fortissimo
pervadermi, il mio cuore battere all'impazzata… il respiro fermarsi
e… ascoltando la sua voce che mi dice… "Dai piccola, sì,
dai, così, brava… vieni… vieni…mi fai impazzire" esplodo
in un orgasmo stupendo.
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